
25 dicembre 2025 - Organization
Quest’anno, Osservatorio Nessuno si è lanciato in progetti in ogni direzione: rafforzando il nostro lavoro tecnico, ampliando i software sviluppati, consolidando la nostra attività di advocacy e migliorando la nostra struttura organizzativa.
Abbiamo accolto i primi soci non fondatori, e siamo profondamente grati per la loro partecipazione. Abbiamo presentato l’Osservatorio e il suo lavoro, sia di advocacy che tecnico, in diversi contesti pubblici, partecipato a studi su ONG e diritti digitali, tenuto corsi per giornalisti e contribuito ai lavori dell’IETF.
Abbiamo presentato una pre-release di Bugbane, rilasciato e messo in produzione Patela e successivamente aggiornato il sistema, aderito alla rete EDRi, condotto ricerche su strumenti di mobile forensics e spyware, e avviato una ONG spin-off.
Abbiamo inoltre ricevuto un sostegno senza precedenti: persone che hanno donato fondi, hardware, tempo e conoscenze. Questo sforzo collettivo ha fatto una differenza concreta e ci ha permesso di fare più che mai.
Come alcuni avranno notato, abbiamo anche realizzato una significativa riorganizzazione e riprogettazione del nostro sito. Oltre alla nuova identità visiva, il sito è ora pensato con un’attenzione particolare all’accessibilità e alle prestazioni. È completamente statico e non utilizza JavaScript, il che gli consente di funzionare in modo affidabile su Tor Browser anche con le impostazioni di sicurezza più restrittive, mantenendo al contempo una buona accessibilità.
Ringraziamo tutte le persone che in passato hanno segnalato problemi di accessibilità e restiamo impegnati a esaminare e migliorare il sito sulla base di questi feedback.
Sulla base della nostra esperienza nel fare BGP dalla nostra cantina, abbiamo voluto spingerci verso una maggiore indipendenza e controllo. Il primo passo, però, consiste nel districarsi in un panorama complesso di termini commerciali, come peering, transit, e backhaul, e nel confrontarsi con un ampio numero di intermediari. Mentre la Francia, ad esempio, ha una lunga tradizione di ISP non profit (o quantomeno associativi), l’Italia ha avuto pochissimi esempi, nessuno dei quali basato su fibra. Pur non essendo ancora pronti a scavare le nostre canaline nelle strade, intendiamo iniziare utilizzando la rete Open Fiber, puntando alla sostenibilità economica nel breve periodo e a un maggiore controllo nel lungo termine.
Per questo motivo, insieme ad alcuni amici, abbiamo fondato ProcioNet APS. Sì, se stai pensando all’animale, è proprio da lì che nasce l’ispirazione, con il gioco di parole sul suffisso Net. APS sta per Associazione di Promozione Sociale, una forma diversa rispetto allo status di OdV (Organizzazione di Volontariato) dell’Osservatorio. ProcioNet si propone di realizzare una rete per i propri soci, con un focus su ricerca, accessibilità e riduzione del divario digitale. I servizi saranno forniti esclusivamente ai soci e, ove applicabile, a prezzo di costo.
Oltre a essere un progetto tecnicamente stimolante e divertente, ProcioNet persegue uno degli obiettivi politici centrali di Osservatorio Nessuno: la riappropriazione delle infrastrutture. Su questa base, intendiamo costruire attività di ricerca e advocacy specifiche sull’accesso a Internet, promuovendo soluzioni che preservino la privacy (un approccio raramente adottato dai fornitori commerciali) e contrastando la censura sia attraverso mezzi tecnici, quando praticabile, sia tramite l’advocacy in assenza di alternative.

In primavera abbiamo avviato il percorso per entrare a far parte di EDRi come affiliati, il primo passo verso una futura partecipazione come membri a pieno titolo. Siamo molto grati al team membership di EDRi per la disponibilità e il supporto durante tutto il processo, così come a tutte le organizzazioni che hanno sostenuto il nostro ingresso.
EDRi è organizzata in gruppi di lavoro che affrontano le tematiche dei diritti digitali da prospettive e con strategie diverse. Non disponendo di personale dedicato esclusivamente all’advocacy, al momento ci concentriamo sui temi più vicini alla nostra missione, come il contenimento del crescente approccio securitario, l’uso di spyware contro la società civile e i tentativi di indebolire o aggirare la cifratura, inclusa iniziative come il cosiddetto Chat Control.
Siamo ancora relativamente nuovi in questo contesto e osservare il funzionamento dell’ecosistema più ampio della società civile è stato estremamente istruttivo. Ci auguriamo di poter rafforzare il nostro coinvolgimento e partecipare in modo più attivo, anche attraverso una maggiore presenza agli incontri in loco, nel corso del 2026.
Quest’anno, i membri di Osservatorio Nessuno hanno preso parte a una vasta gamma di eventi: da conferenze accademiche di crittografia a festival di documentari e giornalismo, da incontri auto-organizzati a organismi internazionali di standardizzazione. Quasi tutti sono stati autofinanziati dalle persone partecipanti, con poche eccezioni legate al nostro lavoro professionale. Nonostante le risorse limitate, siamo riusciti a partecipare, contribuire e imparare in contesti e comunità che raramente si ritrovano nella stessa stanza.
Attraverso queste esperienze, abbiamo osservato come costi, spostamenti e accessibilità influenzino chi può essere presente e, di conseguenza, chi contribuisce a plasmare le tecnologie e le politiche che definiscono Internet stessa. Nulla di tutto ciò è nuovo: questi temi sono stati ampiamente studiati e documentati da altre ONG e da ricercatori. Questa è semplicemente la nostra testimonianza diretta.
Abbiamo scelto gli eventi in base a una combinazione di interessi personali, legami preesistenti con le comunità, conoscenza delle persone coinvolte o fiducia nel contesto, e rilevanza per il nostro lavoro di advocacy e di networking come organizzazione. Lo ribadiamo: non sono stati utilizzati fondi di Osservatorio Nessuno per questi viaggi. Siamo tutte e tutti volontari e le limitate risorse dell’organizzazione sono interamente dedicate al mantenimento della nostra infrastruttura, server, utenze e banda, che già da sole rendono il nostro bilancio particolarmente ristretto.
| Evento | Tipo | Ambito | Luogo | Partecipanti | Biglietto (€) | Stima costi (€) | Totale (€) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| FOSDEM | Comunità | Open source | Bruxelles | 2 | 0 | 400 | 800 |
| Real World Crypto | Accademico | Crittografia | Sofia | 1 | 380 | 500 | 880 |
| IT NOG | Comunità | Networking | Bologna | 1 | 0 | 100 | 100 |
| SGKM | Accademico | Media studies | Coira | 1 | 290 | 600 | 890 |
| Hackmeeting | Comunità | Attivismo / Tech | Cagliari | 3 | 0 | 150 | 450 |
| TumpiCon | Privato | Sicurezza | Pinerolo | 3 | 0 | 200 | 600 |
| Global Gathering | Comunità | Advocacy | Estoril | 2 | 40 | 500 | 1080 |
| DIG Festival | Comunità | Giornalismo | Modena | 1 | 0 | 100 | 100 |
| Romhack | Comunità | Sicurezza | Roma | 1 | 20 | 300 | 320 |
| EDRi Privacy Camp | Comunità | Advocacy | Bruxelles | 1 | 0 | 300 | 300 |
| Tor Community Gathering | Comunità | Tor | Odense | 2 | 0 | 400 | 800 |
| RIPE | Org. int. | Networking | Bucarest | 1 | 400 | 900 | 1300 |
| Transparency.dev | Comunità | Sviluppo | Göteborg | 1 | 0 | 500 | 500 |
| Linux Day | Comunità | Open source | Torino | 1 | 0 | 0 | 0 |
| IETF | Org. int. | Standard | Montréal | 1 | 990 | 1600 | 2590 |
| 39C3 | Comunità | Attivismo / Tech | Amburgo | 4 | 190 | 600 | 3160 |
Per un resoconto del Tor Community Gathering, con una foto bonus, si veda il post sul blog del Tor Project.
Questa tabella non include tutti gli eventi ai quali siamo stati invitati a partecipare, né le attività che non si sono svolte da remoto. Tra questi, ad esempio, una presentazione presso il Nexa Center e un intervento tenuto da remoto a Primavera Hacker.
Un’osservazione ricorrente è che, man mano che ci si allontana da eventi auto-organizzati o guidati dal volontariato, le barriere all’ingresso aumentano sensibilmente. Eventi come IETF, RIPE o Real World Crypto, pur essendo fondamentali, restano proibitivamente costosi per chi non ha sponsors. Quote di iscrizione elevate, costi di viaggio e sedi di lusso rendono difficile la partecipazione per piccole organizzazioni non profit, attivisti o ricercatori indipendenti. Questo rafforza strutture di potere già esistenti e limita la diversità negli spazi di governance tecnica.
I fondi per i viaggi e le borse di partecipazione spesso finiscono per colmare “quote di inclusione”, senza però incidere sulle strutture o sulle dinamiche di potere sottostanti. La loro esistenza è ovviamente positiva, ma il loro impatto resta limitato, soprattutto in contesti come RIPE, dove il voto determina le politiche, o l’IETF, dove il consenso si forma spesso in incontri informali e riunioni parallele.
Preferiremmo vedere meno lusso e più accessibilità:
Costruire autorevolezza in questi spazi richiede anni e relazioni. Datori di lavoro, affiliazioni istituzionali o titoli professionali contano spesso molto più di quanto si sia disposti ad ammettere. Le origini sociali vengono minimizzate o ignorate e il risultato è spesso una bolla autoreferenziale di lavoratori e lavoratrici del settore tecnologico che, pur animati da buone intenzioni, finiscono per distaccarsi dalle realtà vissute dalle persone sottorappresentate. Peggio ancora, questo distacco è talvolta mascherato da narrazioni aziendali sul migliorare il mondo attraverso la tecnologia.
La dissonanza tra questa bolla e la realtà, anche per noi, dalla nostra posizione relativamente privilegiata, è difficile e triste da affrontare.
ProcioNet non è ancora pronta per il lancio. In questo momento stiamo affrontando una quantità significativa di burocrazia e pianificazione: l’operazione non è né semplice né economica. Ci sono inoltre un paio di sviluppi che non possiamo ancora annunciare, ma che si basano direttamente sul lavoro svolto nel corso di quest’anno.
Come negli ultimi anni, saremo presenti al 39C3, e torneremo anche con un intervento a FOSDEM, questa volta per presentare Bugbane (vedi il programma).
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